Tiglieto
Fra monti suggestivi, edifici medioevali, è caratterizzato da una ricca vegetazione e limpidi corsi d’acqua, che scorrono formando diversi laghetti in parte balneabili.
1.Marenchi - Bricco di Marietta
Accesso e punto di partenza:
Il percorso ha inizio in località Marenchi nei pressi della fermata AMT. Dopo un tratto iniziale di salita si susseguono brevi pianure a brevi salite. L’intero percorso viaggia ad una quota di circa 600 metri s.l.m. Piacevole la visione dell’alta val d’Orba e in particolare quella sulla Badia proprio alla fine del percorso.
Un tempo tutta la zona del bricco di Marietta era adibita al pascolo degli ovini nonostante l’aridità e la povertà di foraggio.
Durata del percorso: 30’
Difficoltà: facile
Caratteristiche: sentiero interamente in pineta conn suggestive vedute su Tiglieto e Badia
2. Attraverso Tiglieto
Accesso e punto di partenza:
E’ uno dei percorsi più belli di Tiglieto. La sua particolare lunghezza permette di visitare tutte le frazioni del paese ed incontrare le più diverse soluzioni di paesaggio. L’inizio del percorso è posto nel piazzale della cappella di San Gottardo ad Acquabuona.
Dopo aver percorso la comunale di casa Bianchina si lascia la strada asfaltata e si scende rapidamente su Badia attraverso i tornanti della vecchia provinciale. Dopo aver costeggiato il parco e il complesso monumentale della Badia, si attraversa il torrente Orba e, prima con la provinciale ed in sequito con un ripido sentiero si sale alle case Carpené, Marenchi e Crocetta. Oltrepassata la provinciale al valico della Crocetta si sale ancora sino alle case Odona e Colla per scendere poi al guado del rio Masino attraverso aie e cortili di vecchie cascine. Dal rio Masino si sale alla cappella Mega attraverso un sentiero tanto breve quanto ripido, per scendere poi alle case Cimolia. Si prosegue ancora su un sentiero quasi pianeggiante sino alle case Bneitu, Reborina, Riomasino e Bertalin. Da qui alla conclusione del percorso sito sul piazzale della chiesa di Tiglieto
mancano poche decine di metri di strada in salita.
E’ il percorso delle prime edizioni della camminata “.. .attraverso Tiglieto”. Oltre alla Badia e alle cascine adiacenti che da sole costituiscono un quadro e una porzione di storia tra i più belli del comune di Tiglieto, si trovano lungo il percorso notevoli esempi di cascine costruite secondo le regole più tradizionali dell’urbanistica dell’alta val d’Orba. Si incontrano pure alcune cappelle votive erette dai contadini nei secoli passati.
Periodo consigliato: primavera e autunno
Durata del percorso: 3h 15′
Difficoltà: difficile, sconsigliato ad anziani e a bambini al di sotto dei 10 anni
3. Casa Colla - Bric del Dente
Accesso e punto di partenza:
Il bric del Dente, oltre a rappresentare la cima più elevata (m. 1107) del comune di Tiglieto, costituisce motivo per una tra le più classiche escursioni in val d’Orba. Il percorso ha inizio alla casa Colla e dopo un breve tratto di strada asfaltata continua dalla Casa Catoccia in avanti con una comoda mulattiera. Superate le “vasche dell’acquedotto”, si prosegue per i Geiroi, la Femminamorta, (antica malga dove un tempo si portava il bestiame all’alpeggio) la Colla dei Ferri. Il percorso cammina quasi costantemente sullo spartiacque che divide la val d’Orba dalla val Gargassa. L’ultimo tratto è in ripida salita e il sentiero si fa più incerto, spesso confuso tra la vegetazione. Sulla cima del Bric del Dente è posto un antico cippo più volte restaurato.
Con questi sentieri e attraverso i valichi di Cerusa e della “Colla dei ferri”, un tempo scendevano nella valle dell’Orba i portatori del ferro da lavorare per la Repubblica di Genova. Il toponimo “Colla dei Ferri” sta proprio a significare il punto di passaggio del ferro. Lungo il percorso si incontra pure il “Pian dei francesi”. Si dice che nel corso di una delle periodiche invasioni d’oltralpe, in questo luogo si accamparono a lungo le truppe di quell’esercito. Successivamente nacquero al riguardo curiose leggende.
Periodo consigliato: primavera e autunno
Durata del percorso: 3h 15′
Difficoltà: impegnativo
4.Casa Ferreira - Lago dela Coicia
Accesso e punto di partenza:
Il percorso ha inizio al “Ponte della Ferriera” e dopo aver superato le case omonime, si prende a salire leggermente costeggiando il rio Carpescio. All’altezza della Cappella votiva di fronte alle case Chiusa si prosegue costeggiando ad una certa altezza il rio
Baracca, sino a scendere successivamente proprio alla meta. Il lago della Coicia, che significa caduta, è alimentato proprio dalle acque di questa cascata che è pure, per la sua altezza, la maggiore di Tiglieto.
Il percorso è il primo tratto di quella che un tempo era denominata “strada del ferro”.
Infatti attraverso questa strada che continuava sino alla Colla dei Ferri e al valico di Cerusa, si riportava a Genova dopo averlo lavorato nelle nostre ferriere, il ferro.
Il trasporto si effettuava a dorso di mulo ma non raramente anche a spalle. Le prime case che si incontrano sono ciò che rimane di quella che nel secolo XVIII era una ferriera. Più avanti, alle case Chiusa, stava appunto una chiusa, che sbarrando il corso del rio Carpescio permetteva di incanalare le acque che servivano da forze motrice per i magli della ferriera sottostante.
All’altezza delle case Chiusa, il rio Rosto da sinistra e il rio Baracca da destra danno origine al rio Carpescio.
Durata del percorso: 40’
Difficoltà: facile
Caratteristiche: al termine del percorso si può ammirare la cascata più alta del comune di Tiglieto e ci si può bagnare nelle fresche acque del rio Baracca
5. Casavecchia - Curletto - Casavecchia
Accesso e punto di partenza:
Si tratta di un percorso che, con partenza dal piazzale della chiesa a lato dell’albergo Fiorina, scende subito rapidamente sulle case Bertalin. Dalle case Bertalin, girando a destra, inizia il sentiero pianeggiante e da questo si può ammirare lo spettacolare orrido scavato dall’Orba tra il Bric del Ciazzu ed il Curletto che dà origine al lago Nero o delle Sterzurie. Continuando il sentiero si raggiunge la casa Pianca e da questa attraverso l’ultimo tratto in salita si raggiunge nuovamente il piazzale della chiesa.
Il lago Nero o delle Sterzurie, si può osservare dall’alto del sentiero dalla costa detta del Curletto. Si tratta di un lago lungo, stretto e profondo scavato nella roccia dal
Torrente Orba. La profondità massima varia dai quattro ai sette metri a seconda delle stagioni, e per questo motivo, non vedendone mai il fondo, nasce il toponimo di lago ‘nero”. Le sue acque sono ricche di pesci, in modo particolare di trote, cavedani e barbi. Sulle sponde del lago si possono osservare le rocce scavate dai vortici e a riguardo un tempo fiorirono leggende e superstizioni.
Periodo consigliato: primavera e autunno
Durata del percorso: 45′
Difficoltà: facile
Caratteristiche: circuito attorno al paese, con vista sul lago Nero
6. Badia - Minetti - Simonetti
Accesso e punto di partenza:
Il percorso ha inizio dal ponte sull’Orba a Badia nei pressi della fermata AMT. Dopo una prima parte su strada asfaltata ed una seconda su sentiero (dopo aver superato le cascine Pianca, Bertalin) si raggiunge il rio Masino e dopo aver superato la casa omonima, le case Pratozanino, Reborina, Bneitu, Isola, si giunge al rio Gerla. Guadato lo stesso, si raggiungono le case omonime, la casa Alberghin e Matelona. Qui si trova una ricca e fresca sorgente. Da questo punto in avanti si segue la provinciale di Acquabianca sino a raggiungere la località Colle Minetti da dove si può scendere attraverso il sentiero, alle case Minetti o proseguire sulla strada asfaltata e comunale per le case Simonetti.
Era questa la strada più breve e quindi più usata per raggiungere Badia, (allora centro del paese) dalle località suddette e da Acquabianca.
Periodo consigliato: primavera e autunno
Durata del percorso: 1h 30′
Difficoltà: medio
7.Casavecchia - Montecalvo
Accesso e punto di partenza:
Il percorso ha inizio dal piazzale della chiesa e dopo pochi metri si prende a sinistra per raggiungere la borgata Aste da dove si sale per la località Bacini. Si continua a salire con la strada dell’Odona e si raggiunge la casa Colla. A questo punto si abbandona la strada asfaltata e si sale attraverso un ripido sentiero sino alla cima del monte Calvo. Il monte Calvo è detto pure monte della Croce e prende nome appunto da una croce posta alla sua sommità da una missione di frati. Nei pressi della cima si trovano pure i ruderi della “Casermetta” fatta costruire nel periodo pre-bellico quale punto di avvistamento. Presidiata da uomini della Milizia fascista è stata presa e data alle fiamme dai partigiani nel 1944.
Dalla cima del monte Calvo si gode una piacevole vista che dall’alta val d’Orba spazia sino al Monferrato, Alessandria ed all’arco occidentale delle Alpi.
Durata del percorso: 50’
Difficoltà: medio
8. Casavecchia - Colla Minetti - San Gottardo
Accesso e punto di partenza:
Il percorso è per buona parte su strada asfaltata, la prima parte (pianura, salita) è sulla provinciale. A Colle Minetti si prende a destra per la strada comunale e dopo la cascina Giriana si scende per casa Tmascia, Sonaglia e Ferriera.
Nei pressi della casa Ferriera si oltrepassa l’Orba. A causa delle forti correnti e delle piene stagionali la passerella non è sempre praticabile. Successivamente si torna a salire attraverso una ripida ma agevole mulattiera per arrivare ancora sulla provinciale all’altezza di casa Prato del Velo. A questo punto mancano poche centinaia di metri alla conclusione del percorso sito sul piazzale della cappella di San Gottardo.
Lungo il percorso si incontra la casa Ferriera, una delle tre antiche ferriere che si trovavano nel comune di Tiglieto. La chiesetta di San Gottardo, posta alla fine del percorso, è la ricostruzione di una vecchia cappella demolita da un’alluvione. Ogni domenica vi viene ancora officiata la Messa. La sorgente che si trova a pochi metri dalla cappella è una delle migliori per quantità e qualità del comune ed in parte è usata per alimentare l’acquedotto della frazione. Inoltre dà il nome alla località, appunto Acquabuona. Sul piazzale di San Gottardo, ogni anno l’ultimo lunedì d’agosto ha luogo il tradizionale “polentone”; la festa più antica e tradizionale di Tiglieto e forse della valle intera.
Periodo consigliato: primavera e autunno
Durata del percorso: 1h 30′
Difficoltà: medio
Caratteristiche: percorso lungo ma facile
Abbazia di Tiglieto
L’abbazia di Santa Maria alla Croce, risalente al 1120. Posto al centro del Parco del Beigua, accompagna il visitatore in un affascinante viaggio nel tempo.